Il primo compendio italiano delle magnifiche rappresentazioni artistiche dei mesi dell’anno nella forma di statue, bassorilievi, affreschi e mosaici, diffusi da Nord a Sud della Penisola. Nelle opere si ritrova la vitalità del mondo medievale, ma anche un messaggio universale sui cicli della natura e una concezione di ecologia ante litteram.
Si tratta anche di un libro di viaggio, un invito a seguire le orme dell’autrice per raggiungere i 39 cicli, utilizzando in gran parte il treno e qualche autobus, con mappe e informazioni pratiche.
"Un'opera di taglio divulgativo che proprio da questa connotazione trae la sua efficacia, perché in realtà il piacere regalato dalla sua lettura finisce con il farci apprendere una mole considerevole di notizie" Il Medio Evo
"Un libro straordinario destinato a diventare un punto di riferimento nel campo dell'editoria d'arte" Paolo Romano.
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Jenny Bawtree è originaria dell’Inghilterra; trascorre la sua infanzia nella campagna vicino a Oxford, dove si laurea in lingue e letterature straniere. Nel 1964 si trasferisce in Italia, dove lavora per alcuni anni presso il British Institute e come lettrice all’Università di Firenze. Nel 1969 fonda Rendola Riding, uno dei primi agriturismi e centri di turismo equestre d’Italia, che porta avanti ancora oggi. Per Terra Nuova Edizioni ha curato Il Libro di Pietro, tradotto anche in inglese, e al momento sta ultimando la storia del centro, oltre a coltivare la propria passione per la storia dell’arte.
Informazioni e contatti
Sito web: www.rendolariding.com
Email: rendolariding@gmail.com
Si tratta anche di un libro di viaggio, un invito a seguire le orme dell’autrice per raggiungere i 39 cicli, utilizzando in gran parte il treno e qualche autobus, con mappe e informazioni pratiche.
"Un'opera di taglio divulgativo che proprio da questa connotazione trae la sua efficacia, perché in realtà il piacere regalato dalla sua lettura finisce con il farci apprendere una mole considerevole di notizie" Il Medio Evo
"Un libro straordinario destinato a diventare un punto di riferimento nel campo dell'editoria d'arte" Paolo Romano.
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Quarta di copertina
Questo è un libro unico, perché parla di un soggetto affascinante dell’arte medievale finora mai trattato nel suo complesso in un’opera dedicata. È anche un libro che non sarebbe stato mai scritto se un giorno l’autrice, Jenny Bawtree, non avesse intravisto una coppia di anziani ferma a guardare in alto davanti al portale di una chiesa toscana. Avvicinatasi incuriosita, Jenny è rimasta letteralmente incantata da uno splendido ciclo dei mesi: dodici statue che rappresentano le attività, agricole ma non solo, caratteristiche dei dodici mesi dell’anno.
Da quel giorno, l’autrice ha dedicato cinque anni di studio a questa materia, esplorando l’Italia e scoprendo ben 39 cicli dei mesi, nella forma di statue, bassorilievi, affreschi e mosaici, presenti in grandi chiese romaniche, monasteri, ma anche in umili chiese parrocchiali e dimore signorili.
Un tema ripetitivo forse? Al contrario. Anche se i cicli seguono una tradizione medievale che risale all’antichità, ciascun artista interpreta il soggetto secondo la sua abilità, la sua cultura, la sua fantasia.
E mentre i cicli del XII e XIII secolo mettono in risalto la sacralità del lavoro agricolo, in quelli successivi il contenuto vira verso aspetti politico-sociali.
Oggi possiamo leggere in queste opere un messaggio universale sui cicli della natura e una concezione di ecologia ante litteram.
Un libro dichiaratamente divulgativo, in cui l’autrice ha voluto trasmettere la sua passione per questo tema a un pubblico ampio, non necessariamente esperto, offrendoci descrizioni minuziose dei cicli, magistralmente ritratti dal fotografo Opaxir. Un libro d’arte, ma anche un libro di viaggio, che ci invita a visitare luoghi al di fuori dei soliti itinerari turistici.
Da quel giorno, l’autrice ha dedicato cinque anni di studio a questa materia, esplorando l’Italia e scoprendo ben 39 cicli dei mesi, nella forma di statue, bassorilievi, affreschi e mosaici, presenti in grandi chiese romaniche, monasteri, ma anche in umili chiese parrocchiali e dimore signorili.
Un tema ripetitivo forse? Al contrario. Anche se i cicli seguono una tradizione medievale che risale all’antichità, ciascun artista interpreta il soggetto secondo la sua abilità, la sua cultura, la sua fantasia.
E mentre i cicli del XII e XIII secolo mettono in risalto la sacralità del lavoro agricolo, in quelli successivi il contenuto vira verso aspetti politico-sociali.
Oggi possiamo leggere in queste opere un messaggio universale sui cicli della natura e una concezione di ecologia ante litteram.
Un libro dichiaratamente divulgativo, in cui l’autrice ha voluto trasmettere la sua passione per questo tema a un pubblico ampio, non necessariamente esperto, offrendoci descrizioni minuziose dei cicli, magistralmente ritratti dal fotografo Opaxir. Un libro d’arte, ma anche un libro di viaggio, che ci invita a visitare luoghi al di fuori dei soliti itinerari turistici.
Biografia dell'autore
Jenny Bawtree

Informazioni e contatti
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