Il tutto senza usare pesticidi e altri prodotti chimici.
SFOGLIA UN'ANTEPRIMA DEL LIBRO
Quarta di copertina
Meno noti al grande pubblico, ma non per questo privi di interesse, sono la cicerchia, il lampascione e la portulaca, da sempre coltivati e consumati solo in alcune zone molto ristrette.
Nella lunga lista degli ortaggi insoliti ritroviamo anche verdure di pregio d’origine asiatica, africana o sud americana, ma che ben si adattano anche al nostro clima, come il pak choi, l’okra, la minzuna, il kiwano o il chayote. Non poteva mancare il lungo elenco di ortaggi nostrani, come la pastinaca, la scorza nera, il topinambur, l’erba di San Pietro, il farinaccio, che per secoli hanno rappresentato una preziosa fonte di nutrimento, ma che oggi sono caduti nell’oblio perché soppiantati da specie più produttive o semplicemente più richieste dal mercato.
In totale nel libro vengono presentati 36 tra ortaggi, piccoli frutti e tuberi, a ognuno dei quali è dedicata una scheda approfondita con tutte le informazioni necessarie per la coltivazione. Un modo semplice e concreto per rendere i nostri orti più variegati e contrastare il processo di impoverimento della biodiversità e della nostra stessa dieta.
Biografia degli autori
Matteo Cereda
Per lavoro e per passione si occupa di web, divulgazione e agricoltura.Ha creato Orto Da Coltivare, principale sito web italiano sulla coltivazione biologica dell’orto. È socio fondatore di Vallescuria, società agricola con cui coltiva zafferano in Brianza.
Sara Petrucci
Laureata in Scienze Agrarie, si occupa da anni di agricoltura biologica e collabora a vari progetti di orti sociali e didattici. Già autrice del libro L’orto biologico (Edizioni Simone), svolge attività di consulenza per aziende biologiche.libro molto interessante, scritto molto bene, con chiarezza e molto utile per chi vuol iniziare la coltivazione degli ortaggi descritti. Bravissimi
Complimenti! Ottimo manuale!
Grandissimi!