Essere nel fuoco per Arnold Mindell significa offrire all'ostilità e ai conflitti un modo legittimo per esprimersi, nelle relazioni di coppia, familiari, di lavoro e a tutti i vari livelli della società.
Nel mondo alle spalle di ogni genere di problema ci sono persone e gruppi più o meno numerosi in conflitto. Per quanto si possa puntare il dito contro i crimini, le guerre, l'avidità, la povertà, come se fossero delle entità autonome, la verità è che i problemi derivano dalle persone.
In Essere nel fuoco, l'autore sottolinea come nella nostra società, a causa di una radicata paura della violenza, si tenda ad assumere comportamenti pacifici: parlare uno alla volta, esaurire un argomento prima di passare al successivo. Ma questa modalità non è altro che una strategia per risolvere i problemi attraverso un ordine imposto, che non rispecchia affatto, né accoglie, la realtà delle relazioni umane.
L'intento del libro è quello di dimostrare che affrontare il fuoco del conflitto, invece di evitarlo, e uno dei modi più efficaci per risolvere le divisioni presenti ad ogni livello della società.
Nel mondo alle spalle di ogni genere di problema ci sono persone e gruppi più o meno numerosi in conflitto. Per quanto si possa puntare il dito contro i crimini, le guerre, l'avidità, la povertà, come se fossero delle entità autonome, la verità è che i problemi derivano dalle persone.
In Essere nel fuoco, l'autore sottolinea come nella nostra società, a causa di una radicata paura della violenza, si tenda ad assumere comportamenti pacifici: parlare uno alla volta, esaurire un argomento prima di passare al successivo. Ma questa modalità non è altro che una strategia per risolvere i problemi attraverso un ordine imposto, che non rispecchia affatto, né accoglie, la realtà delle relazioni umane.
L'intento del libro è quello di dimostrare che affrontare il fuoco del conflitto, invece di evitarlo, e uno dei modi più efficaci per risolvere le divisioni presenti ad ogni livello della società.
Quarta di copertina
Interiore ed esteriore vanno assieme. Politica e lavoro interiore quotidiano non sono separabili. Non si può muovere una critica al mondo senza essere disposti a guardare il mondo di cui siamo portatori, l'universo composito della nostra stessa persona. In questo libro Mindell ci parla di worldwork, ossia di come persone di differente nazionalità ed estrazione sociale possano incontrarsi per indagare assieme i problemi del mondo e allo stesso tempo la propria persona, dimostrandoci come il fuoco della diversità e del conflitto anziché condurre alla discordia, all'intolleranza e alla reciproca ostilità può divenire carburante per generare rapporti autentici, filiali, facendoci scorgere l'umanità che ci accomuna dietro ogni ferita. Sino ad oggi la psicologia, la fisica ed i cambiamenti sociali sono rimasti campi separati. Mindell invece porta la psicologia oltre il lavoro su se stessi, nelle aree ad alta tensione della coscienza sociale; conduce la politica al di là degli interessi immediati e dei problemi mondani e la indirizza verso la costruzione della comunità, il più antico e sacro obiettivo degli esseri umani. Un libro per chiunque si senta impegnato a costruire un nuovo modello di società, indipendentemente dalla propria professione e dal proprio ruolo nel mondo.
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ll blog Slow Revolution recensisce il libro di Terra Nuova