L’agrobiodiversità può essere aumentata coltivando più specie, coltivando varietà diverse all’interno di ogni specie oppure coltivando varietà non uniformi come i miscugli e le popolazioni evolutive.
Questi ultimi sono la soluzione più rapida ed economica a un problema come quello del cambiamento climatico, con l’ulteriore vantaggio di aumentare i redditi degli agricoltori favorendo la creazione e lo sviluppo di filiere locali.
Quarta di copertina
Possiamo aumentare l’agrobiodiversità coltivando più specie, coltivando varietà diverse all’interno di ogni specie, oppure coltivando varietà non uniformi come i miscugli e le popolazioni evolutive. In questo modo si promuovono i servizi ecosistemici e si riduce l’impatto ambientale mantenendo, e persino aumentando, le rese.
Questo libro dimostra che i miscugli e le popolazioni evolutive si adattano al luogo in cui vengono coltivati, evolvono diventando sempre più produttivi, hanno una resa più stabile nel tempo rispetto alle varietà uniformi, diventano sempre più resistenti alle malattie, controllano meglio le erbe infestanti e si adattano ai cambiamenti climatici.
Insomma, stiamo parlando della soluzione più rapida ed economica per adattare le colture al cambiamento del clima, con l’ulteriore vantaggio di aumentare i redditi degli agricoltori favorendo la creazione e lo sviluppo di filiere locali.
Biografia degli autori
Salvatore Ceccarelli
Salvatore Ceccarelli, già professore ordinario di Genetica Agraria presso l’Università di Perugia, dal 1980 ha condotto ricerche presso l’ICARDA (Centro Internazionale per la Ricerca Agricola nelle Zone Aride, Aleppo, Siria) sulle strategie di selezione delle piante, sulle risorse genetiche e la biodiversità, sulla siccità e i cambiamenti climatici, sulla selezione partecipativa ed evolutiva delle piante, comprese le questioni di genere. È autore di innumerevoli lavori scientifici e attualmente svolge attività di consulenza per organizzazioni internazionali e nazionali.X
Stefania Grando
Stefania Grando, dottorato in Produttività delle Piante Coltivate, è una plant-breeder con una lunga esperienza nella gestione e nella direzione della ricerca agricola per lo sviluppo in Asia e in Africa. Ha lavorato presso i centri CGIAR per oltre trent’anni. Le sue principali aree di competenza sono il miglioramento genetico delle piante, l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici, la conservazione e l’uso sostenibile dell’agrobiodiversità, la ricerca partecipativa, e le relazioni tra biodiversità, alimentazione e salute. È consulente freelance per organizzazioni internazionali e nazionali.
Articoli che parlano di: Miglioramento genetico evolutivo: una guida per agricoltori - Ebook
Su "Il Fatto Quotidiano" si parla del libro sulle miscele evolutive di semi