Saverio è il manager di una grossa ditta di packaging di Milano che durante un viaggio di lavoro si accorge di avere l’iPhone scarico e quindi inutilizzabile. Senza navigatore si perde nelle campagne Toscane, disperato per non poter raggiungere il luogo del suo importante appuntamento. Abbandonato anche dall’auto elettrica, Saverio conosce casualmente Mario, un contadino molto particolare che, ospitandolo in casa, gli apre le porte del proprio mondo.
Un mondo fatto di semplicità e profondità nel quale Mario vive senza telefono e senza televisore, un mondo nel quale l’autosufficienza regna sovrana. Tra maiali allevati per mangiare e legna per riscaldare la casa, Mario dimostrerà con i fatti che la propria vita agricola, per quanto dura possa essere, permette di avere una grande consapevolezza delle proprie azioni e una grande libertà spirituale a dispetto della vita di Saverio che, nonostante le comodità e la ricchezza materiale, opprime chi vi si trova invischiato grazie al peso del Giogo che questa società obbliga tutti a portare sulle spalle.
Quarta di copertina
Saverio è il manager di una grossa ditta di packaging di Milano e durante un viaggio di lavoro si accorge di avere l’iPhone scarico e quindi inutilizzabile. Senza navigatore si perde nelle campagne toscane e non riesce a raggiungere il luogo del suo importante appuntamento. Abbandonato anche dall’auto elettrica, conoscerà casualmente Mario, un contadino molto particolare che ospitandolo in casa, gli apre le porte del proprio mondo.
Da questo incontro, dopo una serie di episodi rocamboleschi, emerge il valore della vita agricola, che malgrado la fatica garantisce una libertà spirituale più grande rispetto alla vita di Saverio, che nonostante tutte le comodità e la ricchezza materiale risulta più opprimente. Una storia brillante, a tratti grottesca, sul giogo che questa società obbliga a portare sulle spalle.
Biografia dell'autore
Riccardo Lupino
Riccardo Lupino nasce a Firenze nel 1981 e vive a Strada in Chianti. Fin da piccolo dimostra un’incredibile attrazione per tutto ciò che può essere collegato al mondo agricolo, al punto che dopo «mamma» e «babbo», sembra che la sua prima parola pronunciata sia stata «zappa»!
L’enorme passione per la campagna e per le proprie origini contadine lo portano nel 2010 a «scendere in campo» ufficialmente creando la piccola azienda agricola «La Formicola», recuperando numerosi terreni semi-abbandonati nel comune di Impruneta.
Tra un ulivo potato e un solco di fagioli seminato riesce nel 2017 a fondare, assieme a Giovanni Degl’Innocenti e Daniele Palmi, il gruppo artistico-musicale Duova, del quale è autore dei testi, cantante e attore. Attraverso video ironici, canzoni e spettacoli teatrali, tenta di raccontare l’importanza di rivalutare uno stile di vita più legato alle tradizioni della campagna e alla natura. Per non farsi mancare nulla, nel 2021 decide persino di cimentarsi nell’affascinante ruolo di scrittore pubblicando il suo primo libro dal titolo Arare Umano Est.